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I Porcini di Scorace


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Buseto Palizzolo, incastonato tra vigneti e uliveti

Nonostante il grande caldo, il tempo secco e una terribile scarsità di funghi, si è regolarmente svolta presso il Centro d’Informazione e Accoglienza Enoturistica di Buseto Palizzolo (Trapani), il 18 e 19 ottobre 2014, la manifestazione “I Porcini di Scorace e sapori d’autunno” organizzata con la collaborazione del Comune di Buseto Palizzolo e il Gruppo MicologicoTonino Pocorobba” di Valderice (TP).
Su invito del Gruppo Micologico medesimo è stato per me, Roberto Galli, un vero piacere partecipare e collaborare a tale manifestazione. Questo evento consolida sempre di più l’amicizia e la collaborazione – radicate da quasi quindici anni – tra il Gruppo Micologico Milanese, del quale mi onoro esserne il Presidente, e il Gruppo Micologico di Valderice. Per tanto credo di non sbagliare affermando che oramai esiste un quasi “gemellaggio” tra i due Gruppi Micologici e, di riflesso, tra la Lombardia e la Sicilia…

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I Porcini di Scorace: la locandina

La manifestazione è stata preceduta da un’escursione “esplorativa” nel bellissimo bosco mediterraneo di Scorace che fa parte appunto del comprensorio di Buseto Palizzolo, con l’occasione definita “Città del Fungo”… Accompagnato da Nino Mannina, Presidente Onorario e Direttore Scientifico del Gruppo Micologico Tonino Pocorobba di Valderice, ho potuto purtroppo verificare che una prolungata siccità e un caldo eccessivo hanno impedito ogni fruttificazione fungina… In realtà l’occhio attento di Nino ha permesso di individuare qualche basidioma di Xerocomus ichnusanus, prontamente raccolto per la mostra in allestimento prevista a Buseto Palizzolo nel pomeriggio.

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Il Monte Cofano, dai giardini dell’Hotel Baglio S. Croce

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Il Bosco di Scorace

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Le sughere (Quercus suber) dominanti a Bosco Scorace

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Nino Mannina e Alessandro Di Bella (in fondo) a Scorace

Alla fine, dopo gli immani sforzi di alcuni raccoglitori del Gruppo Micologico di Valderice, sguinzagliati in tutta la Sicilia, è stato possibile allestire una “piccola” Mostra Micologica nel Centro d’Informazione e Accoglienza Enoturistica di Buseto Palizzolo. Sono state esposte e determinate 19 specie fungine, di seguito elencate:
Amanita ovoidea; Armillaria tabescens; Boletus fragrans, impolitus, permagnificus, pulverulentus, radicans; Bulgaria inquinans; Ganoderma applanatum, lucidum; Macrolepiota procera; Omphalotus olearius; Pleurotus eryngii var. ferulae, ostreatus; Russula choloroides, maculata; Suillus granulatus; Xerocomus ichnusanus, porosporus.

Alle 16,30 presentazione e inaugurazione della manifestazione “Buseto città del fungo”. Hanno presenziato: Luca Gervasi, Sindaco di Buseto Palizzolo, e Antonino Giacalone, il Presidente del Gruppo Micologico “Tonino Pocorobba” di Valderice. Con l’occasione anche la “scoperta” della targa commemorativa dell’evento “Città del fungo”. Di seguito, la conferenza del Dott. Roberto Galli “I Boleti mediterranei”, con particolare riguardo alle Boletaceae presenti a Bosco di Scorace e sottolineando anche alcuni aspetti d'interesse culinario e sulle corrette modalità di conservazione dei funghi in generale; tali argomenti hanno suscitato molto interesse e coinvolto l'attenzione del numeroso pubblico presente all'incontro. Di seguito: degustazione a base di funghi e prodotti locali.

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Da sinistra: Nino Mannina, Antonino Giacalone e Roberto Galli (foto Ninni Gerbino)

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Roberto Galli mentre illustra “I Boleti mediterranei” (foto Ninni Gerbino)

Il giorno dopo, domenica, escursione micologico-naturalistica a Bosco di Scorace; e qui entra in scena la seconda parte della manifestazione: incontri, visite al bosco, spiegazioni botaniche e micologiche, mostra micologica, cooking show, degustazioni… Poiché i tanto sperati “porcini” di Scorace non c’erano, le degustazioni sono state risolte con altri funghi… comprati, ma, in compenso, ecco che all’escursione guidata si sono presentati in 130!
Beh, che dire, quando si dice il successo di una manifestazione, e per di più senza funghi!... Caspita, però, 130 persone non sono poche da gestire!… Che fare? Ecco allora la suddivisione dell’escursione in 4 gruppi guidati da altrettanti esperti e improvvisati “ciceroni” micoecologici: Nino Mannina, Roberto Galli, Giovanni Barbera, Alessandro Di Bella e Antonino Giacalone. Con ciascuno circa 30 persone, eccoci disseminati in quel di Scorace illustrando la storia eco-pedologica del bosco, le piante presenti, il sottobosco e quei pochi, pochissimi funghi trovati: Armillaria tabescens, Boletus impolitus, Boletus legaliae, Stereum hirsutum, Xerocomus roseoalbidus. Per fortuna il Gruppo Micologico “Tonino Pocorobba” di Valderice, in collaborazione con la Regione Sicilia e il Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniale di Trapani, ha realizzato una serie di cartelli con disegni educativi e fotografie descrittive sui principali funghi sia commestibili che velenosi di Bosco Scorace, una specie di… “sentiero didattico”! Si è rivelato quindi di estrema utilità, sia in questa che in altre circostanze di visite guidate, in quanto, in assenza di funghi veri, consente di fare riferimento alle immagine istallate su appositi supporti lungo il percorso. Bravi!!! Un valido, validissimo esempio da seguire e adottare per tutte quelle aree di grande interesse naturalistico, non solo micologico, presenti su tutto il territorio nazionale.

Alla fine, sopravvissuti al caldo soffocante di Scorace, tutti al Casale Scorace, per il pranzo-degustazione guidata a cura della Pro Loco di Buseto P.!

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I cartelli eco-educativi del Gruppo Micologico di Valderice

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Nino Mannina con il suo gruppo a Bosco Scorace

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Roberto Galli con il suo gruppo a Bosco Scorace (foto Ninni Gerbino)

Nel pomeriggio, di nuovo visita alla mostra e, alle 18,00, presentazione del volume “I Tricholoma dell’Agro Ericino – Manuale per il riconoscimento” di Nino Mannina, Presidente Onorario e Direttore Scientifico del Gruppo Micologico Tonino Pocorobba di Valderice. A seguire i ringraziamenti, i saluti e la chiusura ufficiale della manifestazione che tanto successo ha riscosso considerando il numeroso pubblico intervenuto.

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Nino Mannina mentre presenta il suo libro

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Il Genere Tricholoma (Fr.) Staude
Nel comprensorio territoriale dell’Agro Ericino
Manuale per la determinazione delle specie
Nino Mannina © 2014

 Più che un manuale, l’opera dell’amico Nino Mannina rappresenta una specifica guida-presentazione del Genere Tricholoma in generale: infatti sono spiegati, descritti e illustrati - in modo dettagliatissimo e assolutamente completo, forse “troppo completo” - tutti i caratteri morfocromatici macroscopici e microscopici del Genere Tricholoma. Nino usa un linguaggio semplice, ma nel contempo ricercato, scientificamente impeccabile tale da rendere l’opera accessibile a tutti, sia neofiti appassionati che micologi già affermati.
 Il libro, è suddiviso in 4 parti:

  1. Il territorio in esame: L’Agro Ericino; dislocazione del territorio, cenni geologici, analisi climatologica generica dl territorio;
  2.  I Tricholoma: generalità; inquadramento tassonomico, morfologia strutturale (cuticola, cappello, imenoforo, carne, gambo, caratteri organolettici), caratteri anatomici microscopici;
  3.  I Tricholoma dell’Agro Ericino: le specie; con la descrizione dettagliata di 13 specie, ordinate secondo la chiave di determinazione proposta dall’Autore;
  4.  Appendice: I Tricholoma grigi tossici. Nino Mannina ha ritenuto opportuno, a fini preventivi, descrivere i principali Tricholoma tossici eventualmente confondibili con specie simili commestibili, anche se non presenti o del tutto estranee al territorio dell’Agro Ericino.

Ogni parte è riccamente illustrata con disegni e fotocolor (spesso però di piccole dimensioni); l’Autore si è avvalso della collaborazione iconografica di diversi Autori sia continentali che siciliani, della collaborazione di vari Micologi di chiara fama nazionale e internazionale e, nel testo, si evidenziano parecchi riferimenti ad altri eminenti Autori. Ho contato 148 fotocolor. L’opera include 240 pagine rilegate in brossura.
Come si può notare dai contenuti elencati, l’opera è piuttosto vasta e assai completa, forse “troppo” dettagliata, degna di una classica monografia sul Genere Tricholoma. La descrizione e l’illustrazione di specie anche non presenti in Sicilia, rende per tanto l’opera di Nino Mannina più simile ad una monografia. Se lo scopo principale era quello di presentare e illustrare in un semplice “manuale” solo i Tricholoma dell’Agro Ericino, l’Autore va ben oltre, regalandoci un libro di grande valore micologico, utile e indubbiamente consigliabile a tutti gli appassionati dell’Amabile Scienza!

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Il Presidente Antonino Giacalone, mentre chiude la manifestazione

Il giorno dopo, considerando il gran caldo e il bel tempo, vado al mare con il ‘Colonnello’, Antonino Giacalone, ma non a fare il bagno (che ben si poteva!), bensì a raccogliere capperi (Capparis spinosa), finocchietto marino (Chrythmum maritimum), enormi melograni (Punica granatum) nei giardini, fotografare le palme nane (Chamaerops humilis) in frutto, la palma dalle Canarie (Phoenix canariensis) sempre con i frutti e comprare sale marino (delle Saline di Trapani). Ecco quindi l’ora della partenza ma, prima, non mi sono lasciato sfuggire l’occasione per gustare, a casa del Colonnello, il tradizionale Cous Cous di pesce alla trapanese e i dolcetti di pasta di mandorle!

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Verso il mare da Erice: sullo sfondo il Monte Cofano e le cave di marmo

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Il cappero (Capparis spinosa)

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La palma delle Canarie in frutto (Phoenix canariensis)

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La palma nana in frutto (Chamaerops humilis)

Non mi resta quindi che ringraziare di cuore il Gruppo Micologico “Tonino Pocorobba” di Valderice e, in particolare, il Presidente Antonino Giacalone, per l’invito, la grande disponibilità e ospitalità. Un grande grazie anche a Nino Mannina per avermi sempre accompagnato ovunque, per avermi donato il suo libro e per i numerosi inviti a pranzo e a cena, sempre tutti a base di squisite specialità trapanesi. Grazie Amici! Ci rivediamo presto. Dove? A Erice, alla 15ª Mostra Micologica; questa però è un’altra storia e… ve la racconterò appena torno!

Roberto Galli

se non specificato, le foto sono di Roberto Galli


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