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18 giugno 2022 -
Escursione micologica al Monte Palanzone
(Cassina Enco, Rezzago, CO)

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L'habitat di ricerca: da un tappeto di felci, il castagneto di Enco...

Il 18 giugno 2022, si è svolta regolarmente l'ultima gita micologica - programmata per il 2022 - del Gruppo Micologico Milanese: monte Palanzone. 20 i Soci partecipanti, tutti desiderosi di una bella camminata in compagnia, nonostante il grande caldo esploso già dai primi giorni di Giugno… Al caldo si aggiunge anche la grave siccità che da alcuni mesi ha colpito il Nord Italia ... Quindi le probabilità di trovare qualche fungo risultano assai scarse ma, come si dice, la speranza è l'ultima a morire... confidando anche del fatto che la meta scelta è notoriamente piuttosto umida ... Il Monte Palanzone (1.436 m) si trova vicino a Canzo (CO), nel Triangolo Lariano, e come quota è secondo solo al monte San Primo (1.682 m s.l.m.); per raggiungerlo ci sono diverse strade, tutte percorribili solo a piedi. Noi abbiamo scelto il sentiero che dal santuario della Madonna di Campoè (poco fuori l'abitato di Caglio, CO) conduce all'agriturismo Cassina Enco, nostra meta finale per il pranzo...

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Ancora l'habitat di ricerca

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Fiorella Bassan e Pietro Malandra in caccia nel castagneto...

Lasciate quindi le auto al Santuario, a 840 m, ci incamminiamo lungo un ampio sentiero semipiano per raggiungere la Cassina Enco, situata più o meno alla medesima quota. L’habitat iniziale di ricerca è costituito da fitti boschi con varie latifoglie: sambuco nero, frassino, nocciolo, betulla, acero, ciliegio, noce... presto compaiono splendidi e spesso secolari castagni (Castanea sativa)... più in alto anche diversi faggi (Fagus sylvatica) e qualche peccio (Picea abies)... per poi giungere dove domina incontrastato il castagno; infatti la Cassina Enco, nostra meta finale, è situata in un vastissimo castagneto, con alberi anche molto vecchi e con un fresco sottobosco di felci.

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La Russula vesca è tipica del castagno (Castanea sativa)

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Quando Andrea Tagliapietra vede la parola 'funghi' si butta a capofitto...

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Maestoso castagno in fiore...

La ricerca principale si è quindi svolta proprio in tale habitat: tutti sguinzagliati tra i castagni... chi più su, altri più in basso, altri seguendo il sentiero... A mezzogiorno, appuntamento alla Cassina Enco (ex rifugio del CAI); ci accoglie la titolare Cristina Binda che, insieme ai due figli, gestisce la ristorazione. Subito una bevanda dissetante e rinfrescante per gli stremati e accaldati cercatori: acqua di sambuco, limone, aceto e zucchero... poi, per i ritardatari e ancora più accaldati: Spritz di vino bianco frizzante, sabuco, limone, menta e ribes rosso...

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Boletus aestivalis, trovati da Giulia Cacopardo, la nostra giovane 'allieva'

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Parte del gruppo alla ricerca...

Dopo una breve cernita dei funghi raccolti, tutti a pranzo! Il menù è 'classico' per un rifugio di montagna, ma con un tocco in più, considerando la passione di Cristina per le erbe spontanee: antipasto di salumi misti, sott'aceti vari, frittatine alle ortiche e melissa, crocchette di patate aromatizzate, polpette di carne speziate, formaggi caprini... poi polenta con gulash di manzo e pollo alla cacciatora con funghi... Ovviamente non poteva mancare il solito complemento presidenziale: i funghetti sott'olio di Roberto Galli; Entoloma saundersii var. hiemale, Entoloma clypeatum e una specie insolita che ha fatto ammattiretutti: giovanissimi Polyporus squamosus aromatizzati sott'olio... Alla fine frittelle di mela e, con il caffe, le grappe della casa e quelle, artigianali, portate da Gianni Baldi.

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Ancora alla ricerca...

Dopo pranzo, la consueta "lezione" del Dott. Galli. Sono state reperite e classificate 21 specie così elencate: Amanita battarrae, junquillea, rubescens e spissa; Boletus aestivalis, erythropus; Hypholoma fasciculare; Lactarius piperatus; Leccinum carpini; Russula acetolens, acrifolia, cyanoxantha, foetens, pectinatoides, melliolens, minutula, romellii, velutipes, vesca, violeipes; Volvariella pusilla

Tra le specie più interessanti segnalo: Russula melliolens, minutula, violeipes e Volvariella pusilla. Quest'ultima è stata subito 'catturata' dal Dott. Guglielmo Gregorio, per farne un'exsiccata per il nostro erbario micologico. Dopo la lezione, 'merenda' con dissetante al sambuco e torta di castagne e more di gelso... Cristina ci ha viziato fino all'ultimo...

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La lezione: al centro Giulia, giovane 'allieva' e improvvisata Segretaria

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La lezione: tutti attenti ma distratti dai gatti di Cristina...

Comunque qualcosa si è trovato... Alla fine è stata una piacevole giornata in amichevole compagnia, ricca di contenuti botanici e naturalistici. Non mi resta infine che ringraziare tutti i partecipanti e gli organizzatori, in particolare Roberto Pellini e il sottoscritto.

Ciao amici, alla prossima!

Roberto Galli





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